Il trucco è mettere in chiaro la differenza tra ciò che voi volete che accada e quello che sapete che accadrà.



giovedì 31 maggio 2007

Luxottica si conferma miglior blue chip, Oakley prossima preda?

il gruppo CSI ne parlava qualche giorno fa di Oakley ......con target sopra i 26....
e scrivevamo....
Manteniamo l'allert su Oakley , lo spunto in area 27 non è piaciuto a qualcuno......il che ha portato il titolo di nuovo a livelli piu' bassi , in ogni caso il raggiungimento di tale target è solo rimandato .... manca un 10% , non male da portare a casa !



Si conferma la migliore blue chip Luxottica con un progresso del 4,71% a quota 25,97 euro (massimo di giornata a 26,03 euro) dopo che Goldman Sachs ha aggiunto l'azione nella sua conviction buy list, elevendo il giudizio a buy (acquistare), mentre ha rivisto al ribasso il rating sul concorrente Safilo (-0,03% a 4,79 euro) a neutral da buy. Per il gruppo di Agordo il target price è stato rivito a 30 euro da 26 euro, quello di Safilo è a 5,1 euro.In generale dal comparto dell'occhialeria la banca d'affari dice di attendersi "una forte e sostenuta crescita nel settore ottico, anche per il crescente invecchiamento della popolazione". Per Luxottica in particolare il broker individua alcuni potenziali fattori catalizzatori tra cui un possibile upgrade della guidance sull'interno anno, i risultati del secondo trimestre che dovrebbero essere forti, il rinnovo della licenza con Chanel e un potenziale nuovo format per il business retail.Così "abbiamo alzato in maniera significativa le stime di utile per azione di Luxottica del 7% a 1,18 euro nel 2007, dell'11% a 1,40 euro nel 2008, del 15% a 1,58 euro nel 2009 e del 18% a 1,74 euro nel 2010. Non vengono considerati gli effetti di eventuali acquisizioni, "anche se crediamo che l'aggiunta di nuove attività possa contribuire alla crescita della società nei prossimi anni".In effetti l'attesa da parte del mercato è per una prossima acquisizione. Luxottica sta infati seguendo una politica di piccole acquisizioni, soprattutto di catene di negozi. La tendenza dovrebbe essere quella seguita negli ultimi mesi, in linea generale un'operazione ogni due mesi. L'ultima acquisizione risale a fine marzo, quando la società ha rilevato le due principali catene di occhiali da sole del Sud Africa.Quale il prossimo target? Oakley potrebbe interessare a Luxottica, ipotizza il broker, precisando che la società non ha mai fatto uno specifico commento in merito. Ma un'aggregazione tra Luxottica e Oakley avrebbe molto senso, secondo quanto dicono anche gli analisti di Intermonte in una nota interna di oggi raccolta da Mf Online, per diverse ragioni.Oakley è una delle pochissime società di dimensioni rilevanti (762 milioni di dollari nel 2006) potenzialmente acquistabili; è un brand ben conosciuto per la propria eccellenza tecnologica (lenti, in particolare); è il primo fornitore di Sunglass Hut ed è particolarmente forte negli Stati Uniti, lo è di meno in Europa, laddove però Luxottica eccelle nel business wholesale.A ciò si aggiunga che la struttura del capitale, accentrata nelle mani del fondatore (la fondazione della società risale al 1975) nonchè presidente, Jim Jannard, il quale detiene il 64,3% del capitale, dovrebbe facilitare l'eventuale discussione tra le parti. "Da un'eventuale integrazione ci attenderemmo , contrariamente a quanto accaduto nella altre acquisizioni fatte da Luxottica, un più forte committente alla crescita delle vendite anzichè un grande taglio-costi dettato dall'integrazione di Oakley in Luxottica", affermano gli analisti della sim.Questa idea si basa sulla convinzione che il network wholesale di Luxottica, nonchè la tumultuosa crescita di Sunglass Hut, possano portare a importanti crescite dei fatturati negli anni a venire. Al contrario, "non mi attenderei uno shut-down della produzione e della headquarter di Oakley negli Stati Uniti. Entrambi sono il fiore all'occhiello della società, quanto a innovazione tecnologia e standing", precisano gli analisti. "Peraltro la produzione ha già oggi un livello di efficienza notevole seppur non equiparabile agli standard, decisamente più industriali, di Luxottica". Intermonte ha così vagliato due opzioni: l'integrazione potrebbe avvenire con un'Ops (offerta pubblica di scambio) con un 30% di premio rispetto ai prezzi correnti di Oakley e con Luxottica a 26 euro per azione.Oppure con un'offerta cash a 30 dollari per ogni azione Oakley (ieri il titolo ha chiuso la seduta a 24,92 dollari). "Come logico attendersi, una offerta tutta cash sarebbe decisamente preferita da un punto di vista strettamente finanziario", prosegue l'analisi della sim. "Porterebbe infatti a una contro-diluizione degli utili nel 2008 e nel 2009 di oltre il 10%, mentre un'offerta in carta sarebbe sostanzialmente neutrale".Anche se finanziata al 100% via cash, la scoietà di del Vecchio non incontrerebbe alcuna difficoltà nel reperire le risorse finanziarie necessarie e non subirebbe ripercussioni negative sul debito esistente. Pur assumendo infatti la circostanza più penalizzante (acquisizione al 31 dicembre 2007 con assunzione del 100% del debito nel 2007 senza alcuna contribuzione a P&L), il rapporto debito netto/margine operativo lordo salirebbe temporaneamente a 2,36, lontano dal 3 spartiacque oltre il quale gli oneri sul debito potrebbero inasprirsi.L'acquisizione sarebbe in entrambi i casi decisamente positiva da un punto di vista strettamente industriale, anche per l'ulteriore diluizione dalla dipendenza da contratti di licenza che scaturirebbe dall'aggiungere al proprio portafoglio un altro brand di proprietà, di size e di valore. "Nel caso l'acquisizione venisse finalizzata come da ipotesi assunte, il target price di Luxottica", concludono a Intermonte, "potrebbe essere alzato a circa 30 euro (cash offer) o a 27,5 euro (full paper bid)".Francesca Gerosa

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