I market movers della settimana
- Nell’Area euro la pubblicazione dell’indagine della Commissione UE dovrebbe confermare il messaggio inviato dalle surveys nazionali e dai PMI: l’apprezzamento del cambio sta avendo per ora un impatto modesto sul morale e il calo degli indici congiunturali è comunque coerente con le nostre stime di crescita del Pil AE ancora al di sopra del trend nei mesi estivi. In Germania, i dati di giugno dovrebbero lasciare le vendite del T2 in recupero del 2,1%t/t dopo il crollo di inizio anno. Nei prossimi mesi i consumi tedeschi ed area euro sono visti in crescita ad un passo più sostenuto, grazie al buon andamento del mercato del lavoro. In Germania la disoccupazione è vista ancora in calo a luglio al 9,0%, mentre nell’area euro la disoccupazione dovrebbe aver toccato il 6,9% a giugno. L’inflazione AE di luglio è vista stabile all’1,9%a/a a meno di sorprese dall’Italia dove è attesa in calo di un decimo all’1,9%a/a.
- Il denso calendario economico degli Stati Uniti dovrebbe fornire notizie mediamente più positive rispetto alla settimana precedente. Si attende infatti una crescita occupazionale stabile e indici ISM di attività ancora su livelli sostenuti. Le ombre riguarderanno l’andamento dei consumi e della fiducia.
- In Giappone la tornata di dati di giugno dovrebbe confermare la buona dinamica del mercato del lavoro, con tasso di disoccupazione sotto il 4% e crescita sostenuta degli occupati. La spesa delle famiglie rimarrà sul trend positivo in atto da inizio anno nonostante l’entrata in vigore della seconda tranche di rialzo delle imposte sul reddito.
Lunedì 30 luglio
Area Euro
Germania. Le vendite al dettaglio di giugno al netto delle auto dovrebbero rimbalzare dell’1,5%m/m (-1,6%a/a), dopo il brusco calo del mese precedente (1,8%m/m). I dati pubblicati dalla Bundesbank che includono le auto dovrebbero mostrare un aumento meno significativo 1,3%m/m. Se confermato, il dato di giugno lascerebbe le vendite in aumento dell’ 2,13%t/t da un precedente -7,0%t/t. Ci aspettiamo, quindi, che i consumi di contabilità nazionale mostrino un recupero dello 0,5%t/t dopo il calo dell’1,4%t/t di inizio anno riconducibile all’aumento dell’IVA.
Giappone
La produzione industriale a giugno dovrebbe essere aumentata dello 0,2% dopo il dato deludente di maggio (-0,3% m/m). Le aspettative di produzione raccolte dal METI continuano a essere molto ottimistiche, ma sono ormai disattese dai dati da diversi trimestri. Le indicazioni del PMI manifatturiero non sono particolarmente brillanti, pur restando ancora al di sopra di 50, il trend è di generale rallentamento della crescita del settore.
Martedì 31 luglio
Area Euro
L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE è atteso in calo al 110,7 da un precedente 111,7 per effetto di un peggioramento dimorale nell’industria e nei servizi. Nel commercio al dettaglio e nelle costruzioni dovrebbe essere stabile mentre ci attendiamo un miglioramento tra le famiglie. Per il momento, l’apprezzamento dell’euro sembra avere un impatto limitato sulla fiducia ed un calo degli indicatori era comunque atteso per i mesi estivi. Per il momento qui i dati sono ancora su livelli coerenti con una tenuta della crescita al di sopra del potenziale anche in estate.
La stima flash di Eurostat dovrebbe mostrare l’inflazione stabile all’1,9%a/a a luglio a meno di sorprese verso l’alto in Italia. no a settembre, l’inflazione dovrebbe mantenersi al di sotto del target BCE, grazie ad un effetto base favorevole per la componente energia. Il rialzo del prezzo del petrolio dovrebbe rivelarsi un fenomeno di breve durata, anche se vi sono rischi che il trend rialzista permanga nei mesi estivi.
Germania. Il numero dei disoccupati dovrebbe essere calato ulteriormente a luglio di circa 35 mila unità, lasciando il tasso di disoccupazione al 9,0% da un precedente 9,1%. Stando alle indicazioni dalle indagini congiunturali il trend positivo sul mercato del lavoro tedesco dovrebbe proseguire fino a fine anno, garantendo una crescita più solida dei consumi.
Italia. I prezzi al consumo sono visti in crescita di 0,2%m/m sulla misura nazionale ma in calo di
0,4%m/m per effetto di fattori stagionali in particolare nella componente abbigliamento. Sull’anno l’inflazione è attesa in calo di un decimo sulla misura nazionale all’1,6%a/a ma stabile all’1,9%a/a sulla misura armonizzata. Sulla dinamica di luglio, l’energia peserà per uno 0,1% e sarà in parte controbilanciata da un calo stagionale degli alimentari freschi. L’aggregato core è infatti visto in crescita di 0,2%m/m e la dinamica annuale stabile all’1,6%a/a
Stati Uniti
La spesa in consumi di giugno dovrebbe crescere dello 0,1% m/m. Il dato non dovrebbe produrre effetti di mercato essendo l’informazione di giugno assorbita nel dato del secondo trimestre. In termini reali dovremmo registrare un valore invariato (0,0% m/m) coerente con una crescita dei consumi privati dell’1,3% t/t nel 2007.T2. Il deflatore core è atteso in aumento dello 0,2% m/m lasciando il tendenziale all’1,9% a/a. Il deflatore totale grazie all’effetto marginalmente deflativo di alimentari ed energia dovrebbe aumentare solo dello 0,1% m/m.
L’indice di fiducia delle famiglie del Conference Board dovrebbe calare a luglio a 102,0 in diminuzione di circa 2 punti. Il peggioramento del sentiment delle famiglie dovrebbe essere negativamente influenzato dal rincaro del prezzo della benzina di maggio e giugno e dal lento raffreddamento della crescita occupazionale. Quest’ultimo dovrebbe trasparire anche dal peggioramento degli indici legati al mercato del lavoro.
Giappone
Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare fermo al 3,8% visto negli ultimi due mesi, confermando la crescita solida della domanda di lavoro. Anche il jobs/applicant ratio si dovrebbe mantenere sui livelli recenti (1,06) in linea con e le indicazioni del Tankan che ancora a giugno continua a rilevare eccesso di domanda sul mercato del lavoro.
La spesa delle famiglie a giugno dovrebbe mantenersi sul trend positivo in atto da inizio 2007, con una variazione di 0,5% a/a, e una variazione mensile solo marginalmente positiva. Il dato di giugno dovrebbe riflettere gli effetti dell’entrata in vigore della seconda tranche di rialzi di imposta; la prima era stata attuata a metà 2006 ed era coincisa con forte rallentamento dei consumi. Il proseguimento della crescita dell’occupazione e la buona dinamica del reddito disponibile fanno prevedere che nel 2007 l’effetto del rialzo delle imposte sul reddito dovrebbe essere più contenuto che nel 2006.
Mercoledì 1 agosto
Area Euro
Il PMi manifatturiero dovrebbe essere confermato a 54,8 in calo dal 55.6 del mese precedente ed in linea con la stima flash pubblicata il 24 luglio. Il manifatturiero risente solo in parte dell’apprezzamento del cambio e del rincaro del prezzo del petrolio. Per il momento gli indici di fiducia indicano solo una normalizzazione della crescita dell’output nei mesi estivi che era incorporate nelle nostre previsioni.
Stati Uniti
L’indice sintetico ISM manifatturiero è atteso invariato a luglio a 56,0. Il disaggregato di giugno ha mostrato un aumento della produzione e dei nuovi ed un calo delle scorte, ciò dovrebbe favorire la tenuta dell’indice a dispetto dei segnali meno incoraggianti provenienti dallo Zew. L’indice dei prezzi pagati dovrebbe calare di 8 punti raggiungendo quota 60.
Venerdì 3 agosto
Area Euro
Il PMI dei servizi dovrebbe essere confermato a 58,1 in calo dal 58.3 del mese precedente ed in linea con la stima flash pubblicata il 24 luglio. Il PMI composito è atteso a 57,3 da un precedente 57,6. I servizi,in questa fase, come è tipico di un ciclo maturo stanno tenendo meglio del manifatturiero. Il PMI composito è ancora coerente con una crescita del PIL AE di 0,7%t/t, in linea con il passo visto nei primi sei mesi dell’anno.
Stati Uniti
La crescita degli occupati nel settore non manifatturiero dovrebbe restare stabile sui valori degli
ultimi 6 mesi (+140 mila) cioè su valori compatibili con un tasso di disoccupazione fermo sul livello di giugno (4,5%). La crescita dei salari nominali dovrebbe restare stabile allo 0,3% m/m favorendo un calo del tendenziale al 3,8% a/a.
L’indice di attività dell’indagine ISM non manifatturiera di luglio dovrebbe calare marginalmente
a 59,7. Come per il manifatturiero ci sono ampi margini di diminuzione per l’indice dei prezzi pagati atteso in calo di 5 punti a quota 60,5.
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