Il trucco è mettere in chiaro la differenza tra ciò che voi volete che accada e quello che sapete che accadrà.



sabato 5 maggio 2007

RISK MANAGEMENT. PROFIT TARGET-TRAILING STOP

Una volta stabilito l'entità dello stop loss iniziale bisogna gestire al meglio la posizione aperta.
Gli strumenti che ci permettono di controllare il rischio della posizione assunta, man mano che essa tende a muoversi in una certa direzione, sono il trailing stop ed il profit target.

Profit target.

  • Una volta aperta la posizione sul mercato, oltre a definire l'entità dello stop loss, dobbiamo identificare un target, cioè un punto d'arrivo dove presumibilmente prenderemo profitto.
  • Esistono diversi modi per individuare un potenziale livello di obiettivo: in base ad un rendimento atteso in percentuale; in base ad un predefinito valore economico, in termini di rendimento atteso; in prossimità di supporti o resistenze.
  • I primi due casi prevedono una gestione della posizione molto semplice e non sempre raccomandabile in quanto si rischia di non poter cavalcare prolungate e definite tendenze.
  • Un buon modo, invece, di proteggere almeno una parte dei profitti teorici conseguiti è quello di liquidare metà posizione in prossimità di supporti e resistenze.
  • In questo modo mettiamo da parte un discreto guadagno in attesa di sapere se il mercato rompa o meno il livello critico con cui si sta confrontando.
  • In quel caso saremo pronti a partecipare all'esplosione del momentum che inevitabilmente viene innescato al superamento di certi livelli di prezzo.
  • Una strategia che può contenere ancor di più il rischio è certamente quella del 2*1, cioè si liquida metà posizione al livello di prezzo dove si realizza un guadagno pari all'entità del rischio iniziale assunto.
  • Una volta raggiunto questo primo obiettivo di prezzo si solleva lo stop a pareggio, cioè si porta lo stop loss al livello con cui siamo entrati in posizione.
  • Facciamo un esempio pratico.
  • Supponiamo di aver acquistato 400 azioni ABC a 22 euro e di aver fissato lo stop loss a 21,40 euro.
  • Il nostro primo target verrà raggiunto a 22,60 euro [22 + (22 - 21,40)], dove venderemo 200 azioni.
  • Ora, a meno che non si verifichino straordinari gap overnight, la cosa peggiore che ci potrebbe capitare è quella di liquidare la restante posizione in pareggio.
  • Così facendo non ci precludiamo la potenziale possibilità che i prezzi possano continuare il loro movimento ascendente.
  • L'ultima situazione è quella che si potrebbe verificare a seguito di movimenti parabolici del mercato, cioè quando si realizzano forti movimenti dei prezzi.
  • La cosa migliore da fare in queste situazioni, in un'ottica speculativa, è quella di liquidare interamente la posizione in chiusura di giornata, o al massimo il giorno successivo in apertura.
  • In questa maniera riusciamo ad evitare la probabile congestione a cui potrebbero essere soggetti i prezzi.

Trailing stop

  • La tecnica del trailing stop serve per seguire la posizione man mano che essa inizia a svilupparsi sollevando o abbassando lo stop loss, a seconda che siamo rispettivamente in posizione d'acquisto o in posizione di vendita allo scoperto.
  • Si tratta, dunque, di livelli di uscita "dinamici".
  • Ipotizziamo di aver acquistato un titolo a 50 euro e di aver fissato uno stop loss iniziale a 48 euro.
  • Il trailing stop verrà sollevato progressivamente verso 50, 52, 55, ecc. dal momento in cui i prezzi aumentano di valore.
  • Chiaramente non esiste una tecnica di trailing stop che ci assicuri, ex ante, il miglior risultato.
  • Uno dei modi per utilizzare la tecnica del trailing stop è quella di posizionare lo stop loss sul minimo più basso degli ultimi tre giorni, se siamo in un trend al rialzo, oppure sul massimo degli ultimi tre giorni, se siamo in un trend al ribasso.
  • La logica sottostante a questa metodologia è che, quando un titolo si trova in forte trend, è difficile che ritracci per molti giorni consecutivamente.
  • Un altro modo per posizionare il trailing stop è basato sui pattern grafici.
  • La tecnica prevede di andare a collocare lo stop sul livello tecnico più significativo, ad esempio su un supporto (per una posizione in acquisto) o su una resistenza (per una posizione in vendita).
  • Se il mercato è in trend, non dovremmo infatti andare oltre questi livelli di prezzo.
  • Nel caso in cui, invece, vengano violati questi "punti critici" del mercato, è probabile allora che si verifichi un'inversione di tendenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo servizio

Anonimo ha detto...

Grazie Bac!
Ci potrà essere utile per ricordare a noi stessi l'importanza di una operatività razionale...